top of page
Delta-Sounds-Library.png

Progetto Delta Sounds

Il Dipartimento di Musica Applicata alle Immagini del conservatorio Francesco Venezze di Rovigo è qui per presentarvi il progetto della realizzazione di una Sound Library dal titolo  “Delta Sounds” riguardante i suoni dal Polesine.

 

Il progetto che intendiamo realizzare a partire dal prossimo anno scolastico è quello di una mappatura sonora di tutto il nostro territorio del Polesine con particolare attenzione al Delta del Po.

Lo riteniamo un unicità dal punto di vista sonoro per il rapporto acqua terra e la flora e la fauna che si possono trovare: Il mare, il fiume, canali e canaletti, pianure silenziose, pioppeti e pinete comprendenti il proprio ecosistema di insetti, mammiferi e uccelli.

Paesaggio Sonori

Barena 2.jpg
Duna fossile.jpg

Solo suoni della natura?

fenicotteri-res-Mazzaq-Mauro-Mazzacurati

Assolutamente no. Il progetto prevede una seconda fase di elaborazione tramite ri-sintesi e campionamento per la creazione di strumenti virtuali per Kontakt (campionatore software assunto come standard nella produzione sonora/discografica mondiale) sviluppati a partire dalle nostre sorgenti sonore naturali.

Una banca suoni da mettere a disposizione di musicisti alla ricerca di nuove sonorità.

Flamingo

Visual Animation

Duna fossile.jpg
Delta Sounds
Guarda ora

Chi realizzerà questo progetto?

In questi anni il Dipartimento di Musica Applicata è cresciuto molto, allargando la didattica a tutte le figure professionali che ruotano attorno al termine Composizione per la Musica Applicata alle Immagini.

Oltre che compositori formiamo tecnici, programmatori, sound design e tutte quelle figure professionali che oggi lavorano nel sonoro del Cinema e dell’audiovisivo.

In virtù di ciò formeremo un team di nostri studenti e studenti neo diplomati che si dedicheranno a questo progetto.

 

Il Progetto Delta Sound è stato considerato dal Ministero Afam Miur di grande rilevanza per i contenuti innovativi e tecnologici e di sviluppo di nuove professionalità.

Per questo i nostri studenti che parteciperanno avranno modo di sviluppare una professionalità che un domani potrebbe intercettare l’interesse di grandi aziende del settore multimediale.

 

Non solo questo ma altre risorse umane arriveranno dagli di stage formativi dal secondo progetto “Delta Soundtrack” Film Music Master, il master post diploma di laurea di secondo livello on line che partirà parallelamente con il nuovo anno e che è rivolto a compositori e sound designer che vogliono specializzarsi in questo settore lavorativo.

 

Insomma attraverso la formazione di un vero team di produzione si cercherà di realizzare l’intero progetto, il tutto con la supervisione dei docenti del Dipartimento che per ogni settore dal creativo, le tecniche di registrazione, piattaforma informatica, programmazione di strumenti virtuali, seguiranno il progetto di ricerca. 

Integrazione di scuola e produzione, questa è la proposta formativa del Conservatorio Francesco Venezze per l’anno 2020-2021.

 

 

per contatti con il responsabile del progetto 

marco.biscarini@conservatoriorovigo.it

Partner

Per realizzare questo progetto abbiamo stretto una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche, Geografiche e dell’Antichità dell’Università di Padova per realizzare un prodotto multimediale ma accompagnato da approfondimenti storico geografico che spieghino il luogo dove i suoni sono stati catturati.

 

Quindi un vero team inter-dipartimentale realizzerà missioni stagionali sul territorio per catturare tutto il materiale sonoro necessario alla realizzazione della Sound Library.

Nella fase successiva alle missioni verrà fatto nei nostri studi tutto il lavoro di editing e catalogazione.

 

L’obbiettivo finale è la realizzazione di un portale online su cui poter consultare la stessa Sound Library e i relativi contenuti scientifici.

 

Un grande strumento culturale che mira a far conoscere il nostro territorio in modo inedito, con l’obiettivo di generare interesse sia da un punto di vista naturalistico e turistico sia dal punto di vista produttivo per l’audiovisivo, mettendo a disposizione la libreria sonora per le produzioni cinematografiche, radiofoniche, televisive e multimediali, sempre attratte dalla ricerca di un’unicità sonora.

Siamo quello che asocltiamo

di Lorena Rocca

Cosa ci sembra di sentire in questo preciso istante? Vediamo le parole stampate su questo foglio e a ognuna attribuiamo un significato. Contemporaneamente cogliamo i suoni attorno a noi che ci raggiungono anche se non lo desideriamo. Al naso ci arriva qualche odore più o meno familiare del profumo indossato questa mattina o del detersivo che accarezza i nostri in- dumenti. In bocca il sapore dolce o salato dell’ultima pietanza che abbiamo incontrato. La nostra pelle è sfiorata da molti tessuti che danno sensazioni diverse alle varie parti del nostro corpo. Man mano che l’attenzione si fissa sulle nostre percezioni, emergono particolari che all’inizio di questa lettura erano sommersi e non consapevoli. In questo momento stiamo compiendo un’impresa difficilissima ma che è assolutamente essenziale per la nostra sopravvivenza, oltre a costituire il punto zero di avvio di ogni nostra conoscenza. Stiamo trasformando gli spazi in luoghi: attraverso i nostri sensi viviamo lo spazio e lo connotiamo emotivamente, proprio mediante il nostro vissuto consolidiamo il nostro attaccamento ai luoghi.

Ogni suono è caratterizzato da tre azioni: la creazione, l’ascolto e il valore di scambio. Nel gioco di specchi si riflette da un lato la memoria del singolo e della società, dall’altro una realtà in movimento che va dal sé alla società e ritorna a essa.

Il suono ci parla, ci informa, ci costringe, ci persuade a pensare e sentire (cfr. Morelli, 2010; Cox, 2015). Esso racconta e ci rimanda indietro nel tempo, possiede una carica evocativa (cfr. Minidio, 2005). L’esperienza e i ricordi di ogni individuo sono costellati di suoni, presenti o passati (cfr. Truax, 2008; Convery, Corsane, Davis, 2012; Mayr, 2014; 2015). Il suono, infatti, reca con sé informazioni circa lo spazio nel quale esso prende forma, può dirci qualcosa sul luogo, i suoi abitanti, le loro attività (cfr. Favaro, 2010; Marchetta, 2010; Calanchi, 2015; Calanchi, Laquidara, 2017; Farinelli, 2017; Pisano, 2017).  L’esperienza e i ricordi di ogni individuo sono costellati di suoni, presenti o passati (cfr. Truax, 2008; Convery, Corsane, Davis, 2012; Mayr, 2014; 2015).  Il suono contribuisce a instaurare con il luogo un legame identitario. Esso è parte costituiva della nostra cultura, tanto che viene riconosciuto dall’unesco (2003) come patrimonio immateriale e componente essenziale del paesaggio. La Careggi Landscape Declaration on Soundscape del 2012, infatti, rifacendosi alla Convenzione europea sul paesaggio, definisce il paesaggio sonoro come: «la proprietà acustica di qualsiasi paesaggio in relazione alla percezione specifica di una specie [...] è il risultato delle manifestazioni e dinamiche fisiche (geofonie), biologiche (biofonie) e umane (antropofo- nie)» (http://www.uniscape.eu/old/allegati/Quaderni%20di%20Careggi- %20Third%20issue-Soundscapes.pdf, p. 16).

Making of

Barena 2.jpg
Duna fossile.jpg
bottom of page